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Muoviti gentilmente nelle vite degli altri, alcune ferite non sono visibili!

viviamo spesso nel nostre vite nella presunzione, frutto dei limiti della nostra mente, di saper leggere e interpretare le vite altrui, di aver maggiore diritto di ricevere attenzioni o comprensioni rispetto ad altri. Alla luce di questo limite, le nostre scelte e i nostri atteggiamenti producono dolore senza rendercene conto, innescando un vortice di sofferenza che si alimenta di un ulteriore e altrettanto pericoloso atteggiamento della nostra mente: giudizio e critica verso noi stessi, i nostri limiti, la nostra storia!

In funzione di questo limite, e del fatto che il dolore altrui e le storie altrui non son o sempre visibili e riconoscibili, possiamo agire un'alternativa preziosa, possiamo scegliere di coltivare la gentilezza verso l'altro, verso chi ci circonda, anche quando crediamo non sia utile o necessari. L'accoglienza gentile, al contrario della rigida critica e giudizio, permette di abbracciare e accogliere la propria normale complessità, ci sostiene e guida verso i nostri valori e obiettivi.

Ognuno di noi ha valore semplicemente per il fatto di esistere, di essere uomini. Non c'è nulla dentro di noi che debba cambiare per poter vivere una vita comunque meravigliosa e straordinaria, la stessa gentilezza verso gli altri è importante coltivarla anche e soprattutto verso noi stessi!

Muovetevi nelle vostre vite con gentilezza, siate gentili con voi stessi, con le vostre vulnerabilità e con le vostre ferite, si sentiranno accolte e vi daranno maggiore spazio per vivere le vostre vite!

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