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Ogni istante facciamo esperienza di una caratteristica molto particolare della nostra mente, il dialogo interiore. Si tratta di uno strumento che la natura ci ha consegnato nell’intento di aumentare le possibilità di adattarci a un ambiente in continua evoluzione e cambiamento. A quanti è capitato di fare esperienza di tutti quei pensieri che sembrano comparire dal nulla e che facciamo fatica a controllare e gestire?Molto spesso li definiamo “pensieri negativi”, in realtà sono più vicini alla metafora di una radio in sottofondo che ci accompagna di continuo, in ogni gesto, in ogni sensazione, emozione, evento, di cui possiamo fare esperienza. La natura ha programmato questa voce sottofondo facendo in modo che il suo contenuto tendesse palesemente a descrivere le cose amplificandone gli aspetti negativi piuttosto che quelli positivi. In questo modo siamo in grado di “anticipare” la gestione di un eventuale pericolo futuro, trovando possibili vie di fuga, strategie d’azione, e soprattutto evitamenti. La nostra mente è quindi affollata di pensieri, immagini, convinzioni, rispetto a quello che potrebbe accadere, mentre fuori le circostanze scorrono seguendo un corso diverso da quello che presente nella nostra mente.
Risultato?
In particolari condizioni, soprattutto di stress, reagiamo alla voce sottofondo di quella radio come se fosse una fedele descrizione della realtà esterna e vi reagiamo in modo coerente. Accade quindi, che se la mia mente mi dicesse che uscendo di casa potrei sentirmi male, come accaduto molti anni fa, provando paura e le tutte le sensazioni ad essa correlate, io potrei scegliere di rimanere a casa per evitare un pericolo. In questo modo non abbiamo gestito un pericolo, non abbiamo evitato un problema, piuttosto siamo fuggiti da un pensiero presente esclusivamente nella nostra mente.
E’ possibile agire diversamente?
Si, lo facciamo ogni giorno. Provate a ripetere nella vostra mente “non voglio sedermi, non voglio sedermi, non voglio sedermi” e dopo averlo pensato SEDETEVI. Noterete forse un pò di titubanza iniziale ma non sarà sufficiente ad impedirvi di sedervi, a meno che on siate voi a volerlo. Esiste un piano dei pensieri, fuori da nostro controllo, ed uno delle nostre azioni, pienamente nel nostro controllo. Quello in cui possiamo essere veramente efficaci, soprattutto se in direzione di qualcosa di importante, non sono i nostri pensieri, quanto il modo in cui scegliamo di agire, nonostante certi pensieri!
Salvatore Torregrossa, Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale San Cataldo Caltanissetta
