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Vivere al riparo dall'ansia è possibile? Ma soprattuto, è utile a lungo andare?

Salve amici!

Provate per qualche istante a guardarvi intorno, ad osservare le persone che vi circondano concentrandovi sulle persone che non conoscete, magari semplici conoscenti.

E’ molto probabile che li vediate sorridere o parlare tranquillamente, potreste pure pensare che tutti attorno a sono felici, nessuno prova ansia o abbia pensieri negativi, tutti siano molto più felici di voi!

Tranquilli, è normale che accada, ed è normale che dopo averlo sperimentato voi facciate esperienza di sensazioni spiacevoli. La nostra mente confronta di continuo la nostra vita con quella degli altri, e ci suggerisce che tutti sono felici tranne noi, che tutti affrontano la loro vita in modo diverso da noi, che di conseguenza c’è qualcosa di sbagliato in noi, qualcosa che deve essere risolto, curato!

Questo atteggiamento della nostra mente si chiama lettura del pensiero, ed è come misurare la distanza tra Roma e Milano in litri piuttosto che in chilometri.

Quando guardiamo agli altri stiamo considerando semplicemente il loro modo di agire, di parlare, di atteggiarsi, non abbiamo accesso al loro momento interiore, alle loro sensazioni e ai lori pensieri.

Se poteste farlo, senza filtri, capireste che tutti gli esseri umani funzionano esattamente allo stesso modo.

Le nostre menti non amano le sensazioni intense come l'ansia, spesso le interpretano come segni di pericoli e ci suggeriscono, con pensieri molto convincenti, a fuggire da tutte quelle circostanze che potrebbero perpetrare quella sofferenza oppure aumentare il nostro dolore. Questo atteggiamento produce la nascita di ciò che chiamiamo area di confort: una dimensione del comportamento umano in cui agiamo nel tentativo di evitare pericoli ed allontanarci dalla sofferenza.

Spesso lottiamo contro pericoli che non esistono se non nei nostri pensieri. La mente ama raccontare storie e descrivere la realtà amplificandone gli aspetti negativi.

Alcuni pensieri diventano regole:

-Non è normale provare queste emozioni, devi sbarazzartene;

-Se penso di essere una brutta persona lo sono realmente;

-Devo essere certo di non aver commesso errori ripassando ogni scena di ciò che ho fatto;

-Se non mi sento completamente sereno non posso agire come vorrei.

Quando veniamo agganciati dai pensieri e guidati da queste regole la nostra vita si impoverisce. Crediamo di vivere al riparo dai pericoli ma in realtà stiamo vivendo al riparo dalla vita.

L’are di confort, a fronte di una breve e illusoria sensazione di protezione e sollievo, ci allontana dagli aspetti veramente importanti della vita.

La vita non è di certo facile, gli eventi dolorosi sono dietro l’angolo e non possiamo sottrarci ad essi.

La domanda più importante a cui siamo chiamati a rispondere, quindi, è questa:

per cosa di realmente importante per la nostra vita vale la pena affrontare queste difficoltà, questo dolore, questa sofferenza che non possiamo eliminare dalle nostre vite?

La risposta che darete è la chiave per aprire la prigione della vostra area di confort!

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